La SEO, acronimo che sta per Search Engine Optimization, è l’insieme di tecniche di ottimizzazione che consentono ai siti web di posizionarsi sui motori di ricerca.
Le tecniche SEO dunque possono influire fortemente sulla nostra posizione nelle cosiddette SERP (acronimo per Search Engine Result Pages), ossia le pagine di risultati ritornate da Google e affini quando ricerchiamo parole o frasi specifiche.
Si tratta di tecniche in continua evoluzione che tengono costantemente d’occhio le modifiche degli algoritmi che regolano i motori di ricerca.
I motori di ricerca, e il suo rappresentante di maggiore spicco, Google, rilasciano infatti nel corso dei tempi degli aggiornamenti che consentono:
- di avere ricerche più precise e capire gli intenti delle persone che cercano sui motori, per poter dare i risultati più pertinenti
- mantenere un principio di “meritocrazia” per chi produce contenuti di qualità
- penalizzare viceversa chi tenta di “aggirare” con trucchi gli algoritmi, utilizzando tecniche che vengono definite di “Black Hat”.
Gli esperti SEO si aggiornano in continuazione e affinano le loro conoscenze e utilizzano strumenti esterni che possano aiutarli nel loro mestiere.
Perché è importante la SEO?
È inutile negare che la presenza nei primi posti dei motori di ricerca sia un fattore premiante per la gran parte dei business.
Da uno studio di AdvancedWebRanking possiamo vedere come la gran parte dei clic vada ai primi 10 risultati di Google.
Come indice di successo sui motori di ricerca faremo riferimento al CTR, acronimo tecnico per “Click Through Rate”, che indica quante volte clicchiamo su un link in percentuale rispetto a quante volte compariamo all’interno delle SERP (valore denominato impression).
Secondo questo studio il primo link è quello che prende il 26,8% dei clic, il secondo il 12,78%, il terzo il 7,68%.
Quindi le prime tre posizioni catturano quasi il 50% dei link totali organici (dove per organici intendiamo i link che non si riferiscono a pubblicità).
C’è una famosa battuta che dice “se vuoi nascondere un cadavere, fallo nella seconda pagina di Google”. E in effetti a considerare i risultati dello studio, a partire dall’undicesimo risultato in poi i clic diventano estremamente bassi.
Per questo motivo fare una buona SEO e provare a posizionarsi in prima pagina per ricerche rilevanti per il business è un passo fondamentale.
Se vogliamo distinguere due tra i fattori più importanti per affrontare l’ottimizzazione SEO di un sito non possiamo che nominare:
- SEO onsite
- SEO offsite
La SEO onsite
Raggruppa tutte quelle tecniche di ottimizzazione che prevedono modifiche al “codice” per poter essere più apprezzati dai motori di ricerca.
Se agli albori del web era sufficiente fare leva sui principali metatag del codice HTML come title, description e keyword oggi non è più così.
Il title continua a essere importante, le “keywords” sono diventate totalmente ininfluenti per i motori, sostituite dal contenuto vero e proprio della pagina. La description non è più un fattore di ranking per il posizionamento, ma può influenzare il successo sui motori, perché rendendolo più attraente può spingere gli utenti al “clic” verso il nostro sito.
I motori di ricerca sono diventati sempre più bravi a valutare il “contesto” di una pagina, quindi è fondamentale ciò che scriviamo, mentre assume sempre minor importanza la singola parola.
Un tempo era in uso il fenomeno della keyword stuffing, ossia riempire le pagine delle singole parole chiave per comparire più facilmente su determinate ricerche. Oggi questo comportamento assume invece un carattere di penalizzazione.
Anche il miglioramento della user experience è fondamentale: le informazioni devo essere facilmente fruibili, e l’esperienza di navigazione resa il più possibile fluida per l’utente finale.
Questo si traduce in un maggiore tempo di navigazione sul sito, e un minore effetto di “bounce rate” (ossia gente che entra e velocemente esce dal nostro sito senza fruirne).
Altro fattore importante è quello della struttura del sito, ossia come vengono linkate le pagine tra loro in modo da far fluire l’autorità delle singole pagine verso i link più interni (il cosiddetto link juice).
La SEO offsite
Con SEO off site ci riferiamo invece a tutte quelle tecniche di posizionamento di un sito, che avvengono al di fuori del sito stesso.
La tecnica fondamentale della SEO offsite è certamente la “link building”.
Il nostro sito cresce di autorità se viene linkato da altri siti esterni. Maggiore è l’importanza dei siti esterni, maggiore è la “link juice”, ossia l’autorevolezza che viene trasferita dai siti terzi al nostro sito.
È evidente che anche qui i motori di ricerca cercano di fare il possibile affinché vengano premiati link naturali e non costruiti artificialmente tramite pratiche di acquisto o di scambio link.
Queste ultime pratiche sono identificate come penalizzanti dai motori di ricerca, quindi dovrebbero essere evitate. Dovrebbero essere predilette invece pratiche di “link earning” grazie alla scrittura di contenuti di qualità, che vengono linkati da fonti esterne poiché reputati interessanti.
Anche le menzioni, pur non avendo link espliciti verso il nostro sito, vengono identificate positivamente dai motori di ricerca.
È chiaro come la SEO sia soltanto una delle tecniche di digital marketing che insieme ad altre tecniche come SEM (Search Engine Marketing, che include anche le pubblicità a pagamento) e SMM (Social Media Marketing, quest’ultima piena di spunti sul nostro blog) porta ad avere una crescita dei business.
Leggi anche: L’importanza dei Social Media per i professionisti e le PMI
Se volete aggiungere qualcosa a quanto avete letto vi aspettiamo nella sezione commenti!
Autore: spidwitblog
La redazione di Spidwit ti informa sulle ultime novità su social media e mondo digital.
Spidwit è uno strumento per scoprire, creare e pubblicare contenuti di qualità per le pagine social di aziende, professionisti e portali.
