Partiamo da un’altra domanda: cos’è il follow? Il follow è l’azione del seguire qualcuno su un determinato social network, chi ci segue è un nostro follower, cioè una persona che vede nel proprio feed i tuoi post, perché ha scelto di restare aggiornato su ciò che tu condividi. Alla luce di questa informazione, ha senso parlare di follow for follow?
Il follow for follow
Il follow for follow è la tecnica base degli appassionati di social network e in particolare la tecnica più utilizzata su instagram: tu segui me, io seguo te, semplice, chiaro ed efficace, forse… ma andiamo per gradi.
Il primo motivo per cui dovresti farlo, soprattutto se stai cercando di far crescere il tuo profilo, è per far sapere a tutti che il tuo account ricambia il follow. Ma il problema di partenza è: è questo che vuoi? Stai aspirando ad avere più follower? Ti interessa questo dato? E se sì, perché?
Il follow for follow implica un seguire altre persone in maniera non selettiva. Avere un profilo con tanti follower, ad una prima analisi superficiale, ti dà quel minimo di credibilità in più attribuendoti l’etichetta di “profilo interessante”. Ma non è sempre così e soprattutto potrebbe non bastare.
Sempre meglio avere una strategia di contenuti che mantenga i follower e ne attiri di nuovi (e a questo scopo Spidwit è uno strumento che ti potrebbe aiutare a creare una strategia editoriale con contenuti variegati).
Fare follow a chiunque capiti sotto tiro?
Iniziare a seguire a tappeto chiunque ti segua o a mettere il nostro follow quasi alla cieca, porta delle conseguenze. Innanzitutto finiremmo per avere il feed del nostro instagram invaso da contenuti che non ci interessano.
Altra conseguenza? Avremo dei follower che non sono interessati ai nostri contenuti e che probabilmente non avranno alcun interesse a mettere like ai nostri post, né ad interagire con noi. E per concludere, qualunque occhio con un po’ di esperienza noterà che i follower non rispondono ad alcuna targettizzazione studiata, né ad una scelta di gusto.
Dunque, il mio consiglio è di non esagerare con questa strategia, non vuol dire non ricambiare mai il follow, ma valuta il profilo prima di decidere.
- Dì no all’hashtag #follow4follow. Perchè? Il primo motivo potrebbe essere molto intuitivo: non c’è nulla di professionale nell’utilizzo di questo hashtag; inviti le persone a seguirti perché anche tu li seguirai e non perché offri qualcosa di valore che potrebbe interessare. È un hashtag super inflazionato (come like4like o picoftheday), è più efficace concentrarsi su hashtag fortemente attinenti al contenuto che si sta pubblicando.
Cosa c’è di peggio del follow for follow? Il follow/unfollow!
Non cedere anche tu alla tentazione della strategia “follow unfollow”.
Anche questa strategia rientra nelle tecniche che puntano al massimo risultato con il minimo sforzo, il problema è che quel massimo risultato non è di valore. Instagram monitora tutto ciò che facciamo e questa tecnica non è apprezzata penalizzando il tuo engagement.
Altro motivo per non farlo è che ci sono tante applicazioni fatte proprio per monitorare i follower, ormai questa pratica viene scoperta subito e non apprezzata dagli utenti. Non è di certo una mossa che può giovare alla tua reputazione online.
E tu? Hai mai utilizzato qualcuna di queste strategie? Raccontacelo nei commenti!
Autore: Noemi Pugliese
Esperta di comunicazione, amo i social con un particolare debole per Instagram. Passione per la scrittura, la fotografia e il disegno, mezzi preferiti per raccontare e raccontarmi. Saltello tra Sicilia e Calabria, profondamentamente innamorata del mio sud.