Anche se in Italia il fenomeno del Content Marketing sembra generare ancora diffidenza, da una rapida ricerca su Google Trends (in un impietoso raffronto della stessa chiave di ricerca con l’America) si svela comunque un interesse in ascesa.
Parliamone dunque, cominciando dal quesito più ovvio.
Cos’è il Content Marketing?
Ne dà una definizione efficace Jeff Cannon nel libro edito nel 1999 da MacGraw-Hill “Make Your Website Work for You” : “nel content marketing, i contenuti vengono creati per poter dare ai consumatori le informazioni che cercano”.
Si tratta dunque di una branca del marketing digitale che prevede la produzione e condivisione di contenuti di varia natura per poter attrarre visitatori (oltreché fidelizzare i vecchi) e dunque aumentare la capacità di vendita.
Esistono degli “early adopter”, ossia aziende che hanno utilizzato questa tecnica in maniera precoce (tanto precoce, che persino il termine “Content Marketing” non era in uso) come la Michelin, brand di fama mondiale nella produzione di pneumatici, che cent’anni fa decise di affiancare ai propri prodotti la famosa “Guida Michelin”, oramai punto di riferimento per le guide da viaggio, di alberghi e ristoranti.
Perché il Content Marketing è efficace?
A differenza di un marketing di tipo tradizionale (spendo e vedo subito i risultati) una strategia di content marketing generalmente paga in ritorno d’investimento in maniera più lenta nel tempo, ma con più continuità. E’ quel tipo di attività che genera passaparola, condivisione, fiducia in un brand.
Aggiungiamo ancora: è quel tipo di attività che chiusa la manopola dell’investimento pubblicitario “pay per click”, che generalmente dà un effetto di picco per poi scomparire nel tempo, aiuta a mantenere alto l’interesse verso il proprio marchio. Il titolo del libro di Jeff Cannon è esplicativo: “lascia che il tuo sito lavori per te”. Un contenuto molto interessante pubblicato oggi può continuare a generare opportunità nei mesi a seguire.
Che tipi di contenuto?
I contenuti da creare possono essere molteplici:
– Infografiche: grafici che mostrano statistiche e trend in maniera attraente
– Post del blog: ben scritti e che siano interessanti per l’audience alla quale ci si rivolge
– Ricerche di mercato: che aiutino a comprendere la “direzione del vento”, che siano esplicative, che incrocino risultati differenti, mostrando un punto di vista unico
– Post sui social: che tengano interessato il pubblico, divertenti, che facciano riflettere, che abbiano immagini evocative, e così via
Ma esistono anche altri contenuti che possono ottenere risultati importanti: casi di studio, e-book, white paper, podcast senza trascurare quei canali che vanno oltre la scrittura, come i video e i clip audio.
Per chi è più appetibile?
Le grandi aziende stanno già facendo largo uso di strategie di content marketing.
Dalla generazione di contenuti per poter creare storie uniche (secondo le tecniche di “storytelling”) che aiutano a coinvolgere la propria audience, alla possibilità di condividere informazioni utili alla clientela, troviamo aziende del calibro di Coca-Cola, American Express, Red Bull e tantissime altre.
Oggi notiamo che la tendenza arriva sino a PMI e ad alcune startup.
Strategia che può consentire loro di diventare dei piccoli “Davide” contro i “Golia” del mercato.
Qualche consiglio?
C’è ancora qualche difficoltà nell’accettare un investimento che non renda nell’immediato. Difficoltà che si affianca a un concetto tanto banale quanto sottovalutato: “generare contenuti” e “generare contenuti di qualità” non sono esattamente sinonimi.
In generale una buona strategia di content marketing richiede:
- una conoscenza approfondita del proprio mercato, e la reperibilità continua di notizie fresche. Qui Spidwit può venirti in aiuto :-)
- tempo e dedizione nella costruzione di storie uniche da raccontare, e nei materiali da produrre
- una strategia multi-canale nella produzione di contenuti che tenga conto delle risorse (sia umane che monetarie) di cui l’azienda dispone
E voi? Attuate strategie di Content Marketing con successo?
Autore: Antonio Parlato
Pedigree da ingegnere, propone variazioni sul tema di web writing, copywriting, content marketing, dissertazioni tecnologiche e tecnoillogiche.