Oggi ti parlerò di una regola (principalmente di buon senso) che disciplina cosa postare sui Social Network.
La considero sempre attuale a prescindere dai continui mutamenti che i social applicano alle loro piattaforme.
I vari cambi effettuati nel 2018 e nel 2019 di Facebook sono particolarmente pesanti e penalizzano le pagine in favore di post di amici e parenti.
Motivo in più per non dare il colpo di grazia alla visibilità dei vostri post tramite eccessiva autopromozione!
Se hai una base fan promettente, saprai quasi certamente che diventa sempre più complicato raggiungere i tuoi sostenitori con il semplice traffico organico (ossia il numero di fan che riusciamo a raggiungere con contenuti non sponsorizzati).
Nonostante queste “penalizzazioni” i brand non possono fare a meno dei Social Network come mezzo per poter interagire con le proprie community.
Oggi non invento nulla di nuovo, ma ribadisco ciò che credo funzioni bene per poter mantenere attenta e fidelizzata l’audience nei confronti del nostro marchio. Quella che per gli anglofoni prende il nome di customer loyalty :)
Il principio è il classico 70-20-10 applicato alla strategia dei contenuti da condividere.
Il 70% dei contenuti dovrebbe parlare di informazioni relative al business
Riferendoci a questo 70% parlo in generale di:
– condivisioni di notizie su uno specifico tema d’interesse per il nostro pubblico
– opinioni o articoli di blog di esperti nel nostro settore o nicchia
– contenuti attuali, curati e riportati sul nostro blog aziendale
– contenuti di intrattenimento che parlino dell’azienda: notizie curiose, foto divertenti fatte in ambiente di lavoro, e altro materiale che dia un aspetto umano al nostro brand
Una sana varietà di contenuti rende l’audience più attenta e pronta a partecipare alle conversazioni.
Inoltre trattandosi del 70% della strategia di pubblicazione si tratta anche della fetta più consistente della comunicazione “social”.
Un tool come Spidwit per reperire le informazioni migliori dal groviglio di contenuti giornalieri assume una grande utilità. Assieme alla possibilità non indifferente di creare grafiche d’effetto: un’immagine vale più di mille parole!
Il 20% relativo a contenuti di terze parti
Si tratta di informazioni che non parlano direttamente del nostro settore di business, ma che possono essere interessanti per chi ci segue.
Potrebbe essere utile, ad esempio, postare sviluppi di natura legislativa, la presentazione dei nostri sponsor, attività extra-lavorative legate al nostro brand (es. azioni di volontariato) e così via.
Postare il 10% di contenuti di natura promozionale
Poiché la matematica non è un’opinione, quello che stiamo affermando è che un buon dosaggio del “social content mix” non dovrebbe mostrare più di una volta su 10 un messaggio a carattere promozionale del brand, come ad esempio:
– Presentazioni commerciali di vecchi e/o nuovi prodotti
– Specifiche promozioni, sconti, concorsi
Seguire una regola del tipo 70-20-10 come quella appena mostrata aiuta a mantenere una coerenza che lascia spazio a contenuti attuali e interessanti senza tralasciare la creatività.
D’altra parte diminuisce l’auto-referenzialità che nella gran parte dei casi annoia e allontana la nostra audience, anziché stimolarla.
Ti ricordo che il motivo più importante che spinge un utente a levare un like a una pagina fan è proprio l’eccesso di contenuti promozionali e/o autoreferenziali.
E tu? Attui una strategia simile al 70-20-10 per i tuoi contenuti?
Autore: Antonio Parlato
Pedigree da ingegnere, propone variazioni sul tema di web writing, copywriting, content marketing, dissertazioni tecnologiche e tecnoillogiche.